Magazzini automatici, automazione dei processi e migliore customer care. Sono questi i tre pilastri su cui si fonda quella che potremmo definire la logistica 5.0 e che, grazie allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, sta rendendo il settore decisamente più efficiente.
L’AI ha (ed avrà in futuro) un grande impatto in tutti i settori, logistica compresa. Grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, sarà possibile passare dalla vecchia concezione della logistica basata sulla reazione (risolvo il problema quando si verifica) ad una più smart, all’interno della quale si possono elaborare strategie in grado di prevedere eventuali disguidi, ma anche trend di mercato, interpretando correttamente l’enorme quantità di dati che ogni azienda ha a disposizione. Una vera e propria rivoluzione che, da un lato, renderà il settore sempre più efficiente e, dall’altro, aprirà una serie di opportunità professionali estremamente interessanti.
Il primo ambito è sicuramente quello legato al tracciamento delle spedizioni dei prodotti che, proprio grazie all’AI, possono essere seguiti più facilmente durante tutto il tragitto, anche programmando la consegna o comunicando direttamente con i corrieri. A questo si collega, poi, un altro aspetto forse ancora più importante: il customer service che, attraverso l’automazione, diventa più intelligente e capace di fornire assistenza nel più breve tempo possibile.
Stiamo andando in una direzione ben precisa dalla quale sarà impossibile tornare indietro. I dati a cui ogni azienda ha accesso diventano, di giorno in giorno, sempre più numerosi e complessi e saperli interpretare correttamente sarà una delle sfide più complicate che dovremo affrontare nel prossimo futuro per riuscire a interpretare i trend di mercato e, in qualche modo, anticipare anche le richieste e i bisogni di clienti attuali e potenziali. In particolare in ambito logistico, i magazzini, che stanno diventando sempre più automatizzati e sempre più efficienti, garantiscono un risparmio notevole in termini di costi e di tempo. Ma perché funzionino davvero, servono competenze ben specifiche che in questo momento le imprese stanno cercando con non poca fatica.
Possiamo identificare due ruoli che, in futuro, saranno sempre più al centro delle necessità delle Aziende: data scientist e blockchain developer.
Il data scientist si occupa di analizzare, tradurre e interpretare una notevole mole di dati per comprendere i trend e sviluppare dei modelli predittivi. Svolge un lavoro molto complesso, che richiede conoscenze tecniche avanzate, nell’ambito della statistica, della matematica, della programmazione e del machine learning. Un sistema efficiente, e quindi in grado di garantire un adeguato livello di predittività, consentirà di ridurre le scorte di magazzino e di migliorare, sensibilmente, il livello di customer satisfaction, ottenendo così risultati sia sulla linea del fatturato, che su quella dei costi.
Il lavoro del blockchain developer, invece, consiste nello sviluppo di software e di infrastrutture digitali complesse, pensate per l’ottimizzazione dei processi. È, dunque, un tecnico informatico altamente specializzato. La capacità che dovrà avere, sarà quella di rendere coerenti i sistemi informativi con le specificità della logistica, costruendo pacchetti customizzati rispetto alle esigenze dell’industry.
Molti altri ruoli emergeranno a breve: siamo all’inizio di un’autentica rivoluzione ed il futuro è, davvero, tutto da scrivere.