Anche i candidati più forti sanno di dover aspettare un’eternità per trovare lavoro in certi settori. Talvolta però, inaspettatamente, molti di loro ricevono tantissime offerte, da identità fasulle che fingono di essere aziende o headhunter. I falsi annunci di lavoro si stanno diffondendo ad un ritmo allarmante, aiutati dall’AI che permette di assemblare più facilmente annunci credibili. I candidati, poi, vengono indotti a fornire dati personali e così avvengono furti di identità. Il tempismo di queste truffe è particolarmente sfortunato. Molti candidati stanno iniziando a usare AI per postare centinaia di applicazioni allo stesso tempo e, contemporaneamente, le aziende denunciano problemi relativi ai loro sistemi di protezione, che non sempre portano a contattare i migliori candidati. LinkedIn ha dichiarato di aver chiuso 86 milioni di account falsi lo scorso anno. La soluzione migliore sembra essere fare un salto nel passato e tornare ad usare il networking. E’ quindi necessario parlare con i responsabili delle assunzioni di persona, anche online, ma con un sistema che i truffatori non possano utilizzare. I recruiter più esperti sanno che questi network professionali, insieme al passaparola, sono utilissimi ai loro sforzi ed è interessante notare come, nonostante i progressi della tecnologia, si stia tornando a fare ricerca come una volta, attraverso amici o contatti affidabili e personali.