“Non possiamo negare come in un ambito quale la logistica e i trasporti le quote rosa siano ancora al minimo, ma dobbiamo anche sottolineare che, nel corso degli ultimi 5 anni, la situazione è nettamente cambiata” commenta Orazio Stella, da metà 2021 senior partner di Loriga & Associati, società di head-hunting e consulenza HR, ma con trascorsi importanti in primarie agenzie marittime (Maersk Italia), spedizioni (Mar-Ter) e operatori di trasporto combinato (Ambrogio Intermodal). “Secondo una indagine della nostra società il numero di donne, anche in ruoli di grande responsabilità e in aziende multinazionali, è cresciuto di più del 30% negli ultimi 5 anni. Se prima, infatti, le aziende tendevano ad assumere una donna in ruoli definiti trasversali (come risorse umane o amministrazione), oggi è molto più frequente trovare una candidata che risponde ad un annuncio per area manager o per la direzione commerciale. La strada è ancora lunga, ma stiamo andando nella giusta direzione”
L’esperto Stella – che ha lavorato parecchi anni nelle risorse umane – ritiene che il numero così limitato di professioniste nel settore della logistica sia dovuto in parte a un retaggio culturale molto radicato che impatta sulle aziende ma anche sulle stesse candidate, le quali non prendono in considerazione un’opportunità di lavoro perché la reputano troppo lontana dalle loro competenze, inclinazioni o stile di vita.
“Ciò non è affatto vero: tecnologia e innovazione possono rendere il settore più accessibile. Ma l’innovazione non deve limitarsi all’aspetto digitale, bensì andare a includere la cultura affinché le quote rosa nella logistica e nei trasporti possano aumentare costantemente".