Cultura: cos’è la cultura aziendale? Chiedete a 5 persone, e ognuna vi darà una risposta diversa. Sembra difficile darne una spiegazione razionale, ma è altrettanto facile da percepire.
Per noi, è il modo in cui un’organizzazione fa le cose, riassume la sua visione i suoi obiettivi, valori e comportamenti.
In breve, rappresenta il tutto di un’azienda.
Tuttavia, nonostante la sua importanza, spesso è il fattore che meno viene preso in considerazione nell’ambiente di lavoro.
La cultura nasce dall’alto, dal vertice, ma si diffonde ovunque e contribuisce a mantenere tutti uniti in vista dell’obiettivo.
Il conflitto è parte imprescindibile del vivere comune. Fino a quando le persone vivranno e lavoreranno in gruppo, il conflitto sarà inevitabile.
Siamo essere umani, non macchine, e ognuno è differente.
E per quanto possa sembrare controverso, gli studi dimostrano che i team che sono tutti “kumbaya”, un termine che deriva dalla tradizione folk americana, non performano allo stesso livello di quelli che abbracciano il conflitto.
Il conflitto, costruttivo, produce genio collettivo.
E sta al leader far sì che accada nel modo corretto – partendo da autenticità, fiducia e comunicazione.
Essenziale nelle sue parole questa frase di Deion Sanders, due volte vincitore del Superbowl: “Culture, culture, culture, culture, culture … What the heck does that mean? … I don’t care about culture… I don’t care if they like each other. I want to win. I’ve been on some teams where the quarterback didn’t like the receiver, but they darn sure made harmony when the ball was snapped.”